I professionisti in interventi di tanatoestetica a Enna
L'agenzia funebre Incognito propone un’ampia gamma di servizi funebri che includono anche gli interventi di tanatoestetica, ovvero quella pratica che consiste in diverse operazioni di pulizia e toelettatura della salma. In questa sezione, potrete scoprire come avviene tale pratica.
La pratica della tanatoestetica
In vista della celebrazione del rito funebre la salma deve essere sottoposta a una serie di operazioni che ne rendono l’aspetto più sereno, nascondendo ecchimosi, lividi e altri segni lasciati dalla morte e dall'eventuale malattia da cui era affetto il defunto.
La tanatoestetica è una disciplina che comprende varie pratiche rivolte alla pulizia e toelettatura della salma, oltre che alla sua vestizione secondo i desideri dei familiari.
Lo scopo della tanatoestetica
Il tanatoestetista è un professionista il cui compito è fare tutto il possibile affinché la salma si presenti nelle migliori condizioni, attenuando i segni lasciati dalla morte. L'intervento estetico si concentra soprattutto sul viso e sulle mani.
In seguito a un buon intervento di tanatoestetica il defunto apparirà pulito, sereno e composto come se stesse semplicemente dormendo.
La procedura da seguire
La procedura di tanatoestetica segue un severo protocollo. Una volta preparati tutti i materiali necessari e indossata la divisa, inclusi guanti e mascherina, il tanatoestetista valuta le condizioni della salma.
Oltre a eseguire la normale disinfezione e pulizia di pelle e capelli potrebbe anche essere necessario rasare la barba o addirittura ricostruire parti del corpo, soprattutto nel caso di vittime di incidenti stradali.
Camouflage della salma
Uno dei momenti più impegnativi di una seduta di tanatoestetica è senza dubbio il camouflage, ovvero una serie di tecniche estetiche che mirano a eliminare i segni della morte dalle mani e dal viso utilizzando prodotti appositi.
L’intervento di tanatoestetica si conclude con la vestizione, che viene svolta utilizzando abiti indicati dalla famiglia.
